Il pane è qualcosa che sa di casa, di tradizione, di semplicità. Ricordo ancora quando da bambina mi piaceva “rubare”la mollica per tuffarla nel sugo di pomodoro che cuoceva la domenica mattina.
Oggi vi propongo la mia versione che ho cercato di affinare nel tempo, perchè le cose semplici a volte sono anche le più complesse da fare. Per un buon risultato occorre una buona lievitazione, quindi vi consiglio di procurarvi una farina di forza.
Nella ricetta ho utilizzato due tipi di semola ma potete tranquillamente usarne solo una tipologia.
Ingredienti per una forma da 500 gr
170 gr di farina integreale 200 W
80 gr farina 00
150 gr di semola Tritordeum
100 gr di semola rimacinata
350 gr di acqua tiepida
3 gr di lievito di birra liofilizzato
5 gr di malto diastiasico
10 gr di sale fino
Raccogliete nel boccale dell’impastatrice, o in una ciotola capiente, le farine, il lievito di birra e il malto e mescolatele; versate l’acqua tiepida e iniziate ad impastare.
Cercate di ottenere un ipasto molto liscio ed elestico e per ultimo agiungete il sale fino e continuante a impastare per amalgamare bene il sale.
Coprite con un canovaccio umido o della pellicola e lasciate lievitare per 4 ore.
Ogni ora abbiate l’accortezza di effettuare le pieghe prendendo le estremità opposte e portandole al centro. Prima due e poi le altre. Questa operazione permetterà all’impasto di incorporare aria e di risultare più alveolato in cottura.
Trascorse le 4 ore fate un ultimo giro di pieghe e date la forma al pane che preferite e lasciate lievitare ancora per 1 o 2 ore.
Preriscaldate il forno a 200°, cospargete il pane con della farina e fate delle incisioni se preferite; inforatelo e fatelo cuocere per i primi 15 minuti a 200°, poi 10 minuti a 185°, e poi altri 10 a 175°.
Sfornatelo e lasciatelo raffreddare prima di tagliarlo.
Buon appetito